19 Settembre 2017
L’insegnamento scolastico e l’arte di Eugenio Carmi

Per Eugenio Carmi è sempre stato molto importante il rapporto con i giovani e l’insegnamento.

L’arte era per Carmi veicolo di formazione e accesso alle potenzialità creative racchiuse in ognuno di noi; come ben si comprende dalle sue stesse parole:

"Ricordo un mio incontro in una scuola elementare di Taranto per un dibattito.
Entrato in classe, dopo brevi presentazioni, la maestra indicò una bambina con la testa bassa dicendo ”con quella non c’è niente da fare, non riesce a prendere la matita in mano“. Mi avvicinai a lei. Era timidissima, due grandi occhi neri, non osava palare, completamente repressa da casa e scuola. Parlai con lei per cinque minuti, cercando di evocare immagini della vita quotidiana. Fu meraviglioso, per lei e per me.
Mi guardò e le domandai di dedicarmi un disegno. Lo fece, ed era anche un bel disegno. Per la prima volta, attraverso un rapporto umano naturale, aveva liberato la sua creatività“.

Siamo molto felici di sapere che la sua opera è sempre fonte di ispirazione per insegnanti e alunni. Ce ne danno una testimonianza Sofia Iovine, Milena Botta, Michela D’Ambrosio, Santa Fiengo, Mara Serpe, docenti delle classi I e II sez E, della scuola primaria I.C. D. CIMAROSA a Napoli. Le insegnannti, durante lo scorso anno scolastico, hanno affrontato in maniera creativa la lettura de “Gli gnomi di Gnu” di Umberto Eco e Eugenio Carmi.


Come ci racconta Sofia Iovine:
"Le immagini vivaci e colorate di Eugenio Carmi hanno facilitato il processo di ascolto da parte dei piccoli, i quali hanno imparato ad amare i suoi collage e la sua tipica figurazione solo accennata.
Ma il lavoro non si è fermato qui. In ulteriori cinque incontri di due ore ciascuno le due classi hanno “visitato “in modo virtuale le opere del maestro Eugenio Carmi. Hanno anche guardato il video C’era una volta un re, che le docenti hanno rintracciato sul sito del maestro. I bambini sono rimasti molto colpiti dalle forme astratte in movimento, rispondendo con notevole interesse e vivace curiosità.
Successivamente i bambini hanno chiesto di poter reinterpretare le opere del maestro. Era evidente che si sentissero molto motivati a riprodurre con le proprie mani e la propria immaginazione un libro illustrato. Il loro entusiasmo si è manifestato nella cura, nell’attenzione e nella volontà di dare il meglio di sé.

L’itinerario del progetto ha compreso varie tappe:

- suddivisione in sequenze del libro Gli gnomi di Gnu
- realizzazione delle illustrazioni reinterpretate, ispirandosi alle tecniche usate dal maestro Eugenio Carmi
- realizzazione di un “cartone animato” da presentare sul sito della scuola
- allestimento di una mostra delle tavole originali realizzate dai bambini, aperta alla comunità

L’esperienza di educazione all’immagine ha suscitato nei bambini curiosità e ha ampliato le loro capacità percettive e di pensiero ed è conseguente ad una precisa, mirata scelta metodologica, attuata fin dalla prima classe con l’adozione della Biblioteca di Lavoro in parallelo ai testi ministeriali."

Istituto Comprensivo Statale DOMENICO CIMAROSA, www.cimarosa.gov.it

 

Ci auguriamo che siano tante le scuole che usano questo approccio all'educazione. Perchè esso crea coinvolgimento, fa appassionare, aiuta il ricordo a lungo termine e il pensiero ragionato, fa comprendere che cos’è l'interdisciplinarità. In breve, forma futuri adulti creativi e capaci.