"Animale eminentemente urbano, Carmi parla polemicamente di una civiltà della visione e del rumore che lo ossessiona, lo disturba lo affascina.
Un suo moralismo e una sua tendenza alla fuga campestre si combinano con una sorta di salutare ottimismo, per cui non riesce a non gioire delle sollecitazioni che il paesaggio urbano, nella sua insopportabilità, gli propina quotidianamente. Diciamo che egli ha raggiunto una sorta di allucinato equilibrio ritraducendo il paesaggio esterno in una sorta di paesaggio personale pacificato e sottratto alle contraddizioni che lo generano."

Umberto Eco